L’efficienza energetica degli edifici: le criticità e le soluzioni

L’efficienza energetica degli edifici: le criticità e le soluzioni

La maggior parte del patrimonio edilizio esistente è accumunato dal delicato e ostico tema dell’efficienza energetica. Un approccio chiave per il risparmio energetico è migliorare l’efficienza dell’involucro: dall’isolamento termico inadeguato agli infissi e serramenti datati che non isolano e sono causa di infiltrazioni e dagli impianti per il riscaldamento e il raffrescamento non performanti sino all’assenza completa di energia rinnovabile. Tali criticità rappresentano le cause principali dei consumi energetici degli edifici costruiti decenni fa, oltre ai comportamenti quotidiani delle persone poche attende e sensibili all’adozione di abitudini favorevoli alla gestione accurata dell’energia utilizzata nell’ottica tra l’altro dei prezzi del gas e dell’elettricità alle stelle.

La sensibilizzazione, il comportamento energetico delle persone e l’efficienza energetica degli edifici sono gli obiettivi di maggiore rilevanza al fine di affrontare in modo vincente le sfide legate ai cambiamenti climatici. Difatti con il passare degli anni e l’aumento dell’attenzione alla tematica ambientale si sono sviluppate tecnologie e soluzioni nuove, sempre più improntate al risparmio energetico.

Le costruzioni contemporanee, infatti, sono progettate e realizzate in modo da ridurre al massimo ogni spreco. La nuova Direttiva Europea 31/2010 con regolamento successivo 244/2012, stabilisce che entro il 2021 tutte le nuove abitazioni dovranno seguire il modello della casa passiva, ossia un’abitazione completamente autosufficiente energeticamente che permetta di risparmiare sul riscaldamento, l’illuminazione e la climatizzazione diventando un edificio ad energia zero.

Considerando che tale nuovo regolamento determinerà risultati tangibili nel prossimo futuro, rimane la grande questione del patrimonio edilizio esistente e della relativa riqualificazione. Le misure promosse e messe in campo dal Governo, incentivi finanziari e agevolazioni fiscali, per favorire gli interventi di ristrutturazione e riqualificazione energetica negli edifici contribuiscono a coprire parte o in alcuni casi in toto i costi di investimento ed incentivare, di conseguenza, i proprietari ed i gestori ad adottare misure di efficienza energetica. Ad ogni modo c’è ancora molto da fare e sono necessari ingenti investimenti. Un tema discusso ampiamente anche a seguito della proposta dell’Europa di imporre un target di classe energetica minimo entro i prossimi anni.

Per comprendere come intervenire davvero, è comunque sempre consigliabile fare una “diagnosi energetica professionale” che evidenzi le principali criticità che compromettono le performance di un edificio quando si parla di risparmio energetico. Sicuramente ad incidere negativamente sull’efficienza energetica è l’isolamento termico essenziale ad evitare inutili sprechi di energia, dovuti ad una eccessiva dispersione termica e come anche gli infissi datati in quanto deboli sia da un punto di vista termico, che di tenuta all’aria. Per risolvere queste spinosità ed ottimizzare le prestazioni energetiche dell’edifico occorrerebbe installare sistemi di coibentazione per eliminare le dispersioni termiche e sostituire tutti i serramenti installandone di nuovi e di più moderna tecnologia.

Un’altra evidente criticità in termini di efficienza energetica di una abitazione, sono gli impianti installati per il riscaldamento e il raffrescamento, oltre alla produzione di acqua calda sanitaria. Molto spesso si trovano impianti molto longevi e lontani dalle performance assicurate dalla tecnologia odierna. Determinando elevati consumi energetici, dato che per mantenere un comfort abitativo ottimale necessità un incremento del consumo sia di gas che di corrente elettrica o entrambe. Parlando di impianti, quindi, una volta effettuata la “diagnosi energetica professionale” e la valutazione dei costi/benefici, è necessario, dunque, procede con l’adozione di soluzioni tecnologiche idonee a rispondere alle esigenze individuate.

Ecco le principali soluzioni per incrementare l’efficienza energetica nelle abitazioni, per auto-produrre energia e sfruttare le fonti rinnovabili e per riscaldare e raffrescare gli ambienti casalinghi e nonché per la produzione di acqua calda sanitaria in modo da garantire massimo comfort e benessere abitativo e ridurre anche i costi in bolletta.

Tra le soluzioni primarie c’è sicuramente l’installazione sul tetto di un impianto fotovoltaico, con il quale è possibile trasformare le radiazioni solari in energia elettrica. Gli impianti fotovoltaici con sistema di accumulo garantiscono la produzione di elettricità “green” con la possibilità di immagazzinarla in una batteria per poi sfruttarla per gli usi quotidiani dell’abitazione, anche durante le ore notturne in cui non è attiva la fonte solare. Con tale tecnologia innovativa si può coprire fino all’80% del fabbisogno energetico nelle 24 ore, senza più dipendere dalla tradizionale rete elettrica.

Un’altra soluzione da mettere in pratica è il solare termico per il riscaldamento e la produzione di acqua calda sanitaria. Il suo funzionamento consente di trasformare l’energia solare in energia termica rendendola disponibile per riscaldare l’acqua da impiegare per il bagno, per la cucina e quant’altro. Praticamente, grazie all’azione dell’impianto, alcune ore della giornata di sole possono sostituire le classiche caldaie o gli scaldabagni, assai dispendiosi dal punto di vista energetico. Senza contare che i moderni impianti di riscaldamento possono essere collegati con i pannelli solari, per fornire un’integrazione di calore al circuito di riscaldamento.

L’energia prodotta da fonti rinnovabili è senza alcun dubbio uno dei passi più importanti verso l’efficienza energetica di un edificio.

Per un reale e decisivo abbattimento dei costi energetici di gestione, insieme ad un miglioramento della qualità del comfort abitativo è possibile optare per la combinazione dell’impianto fotovoltaico con una pompa di calore. Particolarmente efficiente per riscaldare e raffrescare gli ambienti quando si desidera sfruttare l’energia elettrica prodotta dall’impianto fotovoltaico per alimentarla direttamente. Il principio che regola il funzionamento di questa tecnologia parte dall’assunto che il calore possa essere prelevato da una fonte tramite una pompa e canalizzato in modo da scaldare e/o raffrescare la casa e produrre l’acqua calda sanitaria.

L’accoppiata, dunque, fa sì che l’abitazione può essere riscaldata e raffrescata utilizzando energia elettrica prodotta in modo sostenibile e a costo zero dall’impianto fotovoltaico, riducendo così la dipendenza dalla rete elettrica pubblica e il costo dell’energia. Sfruttando al massimo l’energia pulita e gratuita del sole, gli impianti fotovoltaici, il solare termico e la pompa di calore sono le soluzioni ideali per chi desidera soluzioni green per contenere i costi in bolletta e realizzare un investimento sul futuro della propria abitazione con prodotti di assoluta qualità, efficienti e duraturi nel tempo.